Cambio di residenza dopo il trasloco
Quando si progetta un trasloco bisogna mettere in conto anche la procedura di cambio di residenza e alcuni passaggi burocratici necessari nel momento in cui si cambia abitazione.
Come bisogna muoversi in questi casi?
1 – Per prima cosa bisogna inviare la richiesta all’ufficio anagrafe del comune presso il quale ci si trasferisce, entro venti giorni dal momento in cui avviene lo spostamento. La domanda va effettuata dalla persona interessata, oppure da un altro componente maggiorenne del suo nucleo famigliare, tramite un apposito modulo disponibile online oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP). Ad esso vanno associati i dati relativi all’immobile.
2 – Inoltre, dopo che la richiesta del cittadino sarà stata registrata (solitamente ciò avviene entro due giorni), entreranno in gioco i controlli dei vigili urbani, utili a stabilire che i requisiti necessari al cambio di residenza sussistano.
3 – La firma del cittadino dovrà essere apposta sul modello di Dichiarazione di Residenza e sul Verbale di Accertamento da consegnare alle autorità competenti.
4 – Insieme al cambio di residenza, andranno modificati i dati presenti su patente e libretto di tutti i veicoli in proprio possesso e le intestazioni di tassa dei rifiuti (esiste un documento specifico per ogni comune), bollette di gas, luce e telefono, canone Rai, banca, assicurazioni, tessera elettorale, medici, Agenzia Entrate e Inps.
Le tempistiche di realizzazione delle pratiche sopra riportate varia, da comune a comune, tra i 60 e i 90 giorni dal momento in cui viene presentata la richiesta e presenta tempi più o meno lunghi a seconda che a cambiare residenza sia un cittadino comunitario o extracomunitario.